venerdì 29 settembre 2017

Intervista a Francesca Piccoli di FaLvision Editore

Oggi spostiamoci a Bari e andiamo a trovare Francesca Piccoli, product manager e Braille Specialist di FaLvision Editore, per farle cinque domande su questa piccola realtà dell'editoria italiana, nel suo genere più unica che rara.

1.
D: Quando e come è nata FaLvision Editore? Quale era il vostro progetto iniziale, entrando nel campo dell'editoria fruibile anche dalle persone con cecità?
R: FaLvision nasce nel 2009 da un progetto di Luciano M. Pegorari, vincendo il bando Principi Attivi indetto dalla Regione Puglia. Il progetto prevedeva la creazione di una casa editrice per non vedenti, non una stamperia, ma una vera e propria casa editrice che realizzasse in braille i testi scritti da chiunque ed in qualunque lingua, dando valore alla carta. In particolare, il progetto “Occhio alla Puglia” prevedeva la promozione del turismo accessibile per non vedenti nella nostra regione.

2.
D: FaLvision è un editore a tutto tondo che cura tutte le fasi di produzione di un libro. Come si è evoluto, cambiando nel corso del tempo, il vostro lavoro?
R: Da casa editrice speciale per non vedenti, si è estesa ad altre tipologie di editoria speciale (LIS, Sign Writing, BES, ecc.), oltre alla classica editoria in 'nero'. Ha realizzato percorsi museali e turistici per persone con cecità e continua a farlo, oltre che schede tattili per corsi per assaggiatori di olio e vino.

3.
D: Pubblicate i vostri libri anche in braille, e per questo siete un editore unico nel vostro genere. Avete delle collane? Quali generi pubblicate? Dopo tanto lavoro le soddisfazioni arrivano?
R: Abbiamo scelto di pubblicare in braille per raggiungere quella fetta di pubblico spesse volte tralasciata. Siamo l'unica casa editrice di questo genere del centro-sud Italia che, nonostante le tante difficoltà, dopo quasi 9 anni è ancora in piedi e prova a rinnovarsi ogni giorno. Le collane presenti sono varie, sia per il 'nero' che per il braille: si va dalla saggistica alla narrativa, dalla poesia alla letteratura per l'infanzia, dal teatro (con una nota all'occhiello verso la trascrizione di opere liriche) all'arabistica. La soddisfazione più grande si ha quando qualcuno ti dice: finalmente qualcuno ha pensato a noi facendo cose belle a toccarsi, ma anche a vedersi.

4.
D: Per la stampa in braille utilizzate Biblos. Come siete arrivati a Biblos? Perché lo avete scelto e quale lavoro c'è dietro per realizzare la versione in braille dei vostri libri?
R: Utilizziamo Biblos da poco meno di un anno dopo aver acquistato una nuova stampante braille che supporta questo programma (in precedenza usavamo WinBraille). La scelta è stata quasi obbligata, quindi, ma ha avuto i suoi benefici. Certo, dobbiamo ancora imparare tante cose e ciò comporta lentezza nell'elaborazione dei nostri scritti, ma col tempo le cose miglioreranno.

5.
D: Quali sono le iniziative che avete in programma per il prossimo futuro? Dove vi può trovare un autore che volesse sottoporvi una sua opera? Un lettore dove può acquistare i vostri libri?
R: Nel nostro futuro c'è tanto braille grazie ad iniziative con scuole, enti pubblici e privati. Chi vuole, può trovarci a Bari fisicamente e/o può visitare il nostro sito www.falvisioneditore.com o www.stamperiabraille.com. Può contattarci direttamente sul sito o scrivere all'indirizzo info@falvisioneditore.com o, meglio, braille@falvisioneditore.com. Siamo attivi anche sui social Facebook https://www.facebook.com/falvisioneditore/, Twitter @falvision e Instagram @falvisioneditore. I nostri libri possono essere acquistati su qualsiasi canale online (IBS, Amazon, ecc.) oltre che sul nostro sito. Stiamo inoltre provvedendo a promuovere i nostri volumi anche in alcune librerie di Bari e non. Tra qualche tempo vi potremo dare maggiori dettagli in merito a questo.

Grazie a Francesca Piccoli per la disponibilità e complimenti per la realtà editoriale che insieme a Luciano M. Pegorari hanno saputo costruire.

Se sei un professionista che utilizza Biblos, o fai parte di un'azienda o un'associazione dove lo utilizzate, e ti va di farti intervistare, scrivimi dalla pagina Contatti o iscriviti nel Gruppo di Biblos su Facebook.

venerdì 22 settembre 2017

Audiolibri DAISY - Cosa sono e come realizzarli

Da qualche anno Biblos offre la funzionalità di creare audiolibri in un formato multimediale chiamato DAISY. Il formato DAISY permette alle persone non-vedenti o dislessiche una navigazione dei libri estremamente flessibile. In questo articolo ti spiego cos'è DAISY e come creare audiolibri in questo formato.

DAISY (Digital Accessible Information SYstem) è lo standard mondiale di libri audio per le persone non vedenti o dislessiche. Questo formato è in fase di sviluppo da oltre quindici anni. Buona parte delle biblioteche del mondo che distribuiscono libri parlanti utilizzano questo formato di audiolibro.

A lavorare su questo formato è il Consorzio DAISY (www.daisy.org), che sviluppa caratteristiche e specifiche tecniche, promuovendo la sua adozione. L'obiettivo di DAISY è di dare all'utente la stessa flessibilità di lettura di cui godono i lettori di libri o giornali a stampa. Infatti chi legge audiolibri DAISY può, tra le altre cose, saltare di capitolo in capitolo o di paragrafo in paragrafo.

Ci sono tre tipi di libri DAISY.

  1. DAISY solo audio, il formato più comune. Questo è il tipo di libro DAISY che le biblioteche e i servizi di libro parlato producono. Questo formato contiene un minimo contenuto testuale - in genere per i titoli dei capitoli - e una serie di registrazioni audio. Questi libri contengono narrativa letta da lettori professionisti, anziché da sintesi vocali;
  2. DAISY solo testo, che contiene solo il testo del libro. Questi libri sono letti con sistemi di testo a voce (sintesi vocali) oppure mediante display braille. Lo svantaggio è che questi libri richiedono un sistema text-to-speech nel dispositivo di riproduzione;
  3. DAISY con audio e testo, dove è presente sia il testo che l'audio, sincronizzati come in un karaoke. Questo è il formato realizzabile con Biblos. In questo modo il lettore ascolta la narrazione umana o sintetica e può seguire il testo del libro, per determinare l'ortografia, la punteggiatura e altre informazioni che col solo audio non potrebbero essere riprodotte.

Ad oggi sono utilizzati tre formati DAISY, il più antico dei quali è il più comune in tutto il mondo ed è indicato come DAISY 2.02, distribuito nel 2002. Biblos utilizza questo formato e produce audiolibri DAISY in audio e testo.

Per creare libri DAISY si utilizza il comando del menù Voce/Crea audiolibro DAISY... e Biblos creerà nella cartella specificata la versione DAISY del libro.

Il vantaggio di DAISY è la navigabilità da un capitolo all'altro, oppure da un paragrafo all'altro. Per i paragrafi è Biblos a rilevare la struttura dal libro, quindi crea automaticamente la struttura di navigazione. Per i capitoli, nei libri che non possiedono i necessari elementi di titolo, è indispensabile creare un'apposita struttura di titoli. Su come strutturare i titoli di un libro ho già scritto un articolo e creato dei video di esempio. Facendo ciò, Biblos nel libro DAISY creerà anche dei punti di navigazione per capitoli.

Un libro DAISY può essere più o meno navigabile a scelta di chi lo realizza. Quando si apre un libro privo di qualsiasi elemento di titolo, Biblos genera il minimo indispensabile per i titoli, cioè solo un titolo iniziale, e traduce tutti i punti di navigazione dei paragrafi. Un po' più di lavoro per preparare la struttura di titoli, dà al lettore la possibilità di muoversi anche per titoli o capitoli.

I libri DAISY possono contenere anche alcune informazioni bibliografiche. Prima di convertire i libri in DAISY, se si vogliono inserire queste informazioni, bisogna utilizzare le proprietà dei documenti da menù File/Proprietà... e riempire i campi di cui si conoscono i dati.
N.B. Se si apre un file EPUB le informazioni bibliografiche e la struttura dei titoli, per quei libri che le possiedono, vengono rilevate automaticamente.

Oggi i libri DAISY possono essere riprodotti su un'ampia gamma di dispositivi, dai lettori di libri parlanti, agli smartphone, ai tablet o ai computer.

Come hai potuto leggere le operazioni per creare un libro DAISY con Biblos sono davvero semplici. Se vuoi altre informazioni o suggerimenti su come creare libri DAISY con Biblos, puoi far parte del Gruppo di Biblos su Facebook. Basta avere un account Facebook, aprire la pagina del gruppo e cliccare sul pulsante di iscrizione.

venerdì 15 settembre 2017

Braille e Biblos: evoluzione o rivoluzione?

Sono passati più di cinquant'anni da quando venne sviluppato per la prima volta un software commerciale per la trascrizione braille. Da allora si sono fatti numerosi progressi nell'elaborazione dei testi e nella trascrizione. Oggi il software che fornisce una trascrizione braille automatizzata dei comuni documenti esiste e si chiama Biblos.

Questo è il decimo anniversario della stampa braille di Biblos. Dall'ottobre 2007 ad oggi sono trascorsi dieci anni, anni in cui ho analizzato i problemi di stampa, ho fatto studi e ricerche e ho sviluppato delle soluzioni adeguate alle tecnologie attuali. Da dieci anni analisi e progettazione, sviluppo e testing, distribuzione e mantenimento, sono le fasi che in un ciclo perpetuo mi consentono di far restare vivo il progetto Biblos.

Negli ultimi cinquant'anni sono state sviluppate molte applicazioni di trascrizione braille. I loro sviluppatori hanno avuto l'obiettivo di trascrivere e produrre braille con una maggiore automazione. Prima di sviluppare l'ennesima applicazione di trascrizione braille, ho dato uno sguardo al passato e allo stato dell'arte delle applicazioni che c'erano nel 2007 e mi sono posto alcune domande:

  1. posso implementare tutte le regole di trascrizione Braille, automatizzarle e renderle amichevoli?
  2. Oltre al testo, posso convertire in braille gli elementi e la formattazione dei comuni documenti?
  3. Posso partire da zero per rendere il mio sistema totalmente nuovo, anziché creare una semplice evoluzione dei software esistenti?

Per rispondere alla prima domanda mi sono spinto oltre e ho deciso che non solo le regole del braille sarebbero state amichevoli per gli utenti, ma sarebbero stati gli utenti più esperti ad avere la possibilità di scrivere quelle regole.
La traduzione braille si effettua sostituendo i caratteri o le sequenze di caratteri con le relative celle braille che li rappresentano. In più, quando necessario, vengono aggiunti speciali indicatori per evidenziare i cambiamenti nel significato delle celle o del contesto braille.
Le tabelle braille di Biblos deputate a questo lavoro, utilizzano potenti algoritmi che consentono a te utilizzatore del programma di creare tutte le tabelle di trascrizione di tuo interesse. Il braille può essere lineare o contratto (stenografico). Le tabelle di Biblos possono essere programmate per soddisfare sia le semplici esigenze del braille lineare che le più complesse esigenze del braille contratto.
Le tabelle di trascrizione sono talmente flessibili che possono essere utilizzate in due modi:

  1. trascrizione secondo regole prestabilite;
  2. trascrizione secondo dizionari di parole.

Questo consente di creare qualsiasi tipo di tabella braille, per qualsiasi lingua e per qualsiasi codifica.
Non sei un esperto di braille? Niente paura: Biblos possiede già un nutrito numero di tabelle di trascrizione, pronte a soddisfare ogni tua esigenza di stampa. In più, se vorrai diventare un esperto, potrai modificarle a tuo piacere, per avvicinare il braille alle tue esigenze, e non viceversa.

Per rispondere alla seconda domanda ho messo a confronto le strutture della videoscrittura e del braille. Così come i documenti a stampa hanno delle regole di formattazione, anche i documenti in braille hanno le loro regole. Purtroppo le regole del braille che riguardano la formattazione del testo non erano codificate, nel senso che nessuno aveva creato degli standard di qualità per orientare le persone addette alla trascrizione a fare bene il loro lavoro. Insomma, regnava un po' il caos, e in parte la situazione resta caotica ancora oggi. Negli anni ho cercato di codificare queste regole in un documento che ho chiamato Il Vademecum del Tipografo Braille.
Ho sviluppato Biblos in ottica globale; ho sempre avuto come obiettivo di sviluppare un software utilizzabile in tutto il mondo, e non solo qui in Italia. Se avessi voluto sviluppare qualcosa per la sola trascrizione italiana, tutto il lavoro mi sarebbe stato di gran lunga più semplice.
Pertanto ho dovuto programmare degli algoritmi che traducessero in braille anche la formattazione dei comuni documenti, e ho dovuto rendere il sistema altamente personalizzabile per potersi adattare a tutte le "regole" dei vari braille del mondo.

Biblos traduce automaticamente buona parte della formattazione e delle strutture utilizzate in videoscrittura. Per esempio, la formattazione delle tabelle in braille deve essere effettuata secondo determinate regole, per garantire la loro leggibilità. Queste regole comprendono inevitabilmente modifiche alla struttura di origine delle tabelle, necessarie per adattarsi alla larghezza limitata di una pagina braille. Per questo Biblos possiede un'ampia gamma di scelte e personalizzazioni che consentono di adattare la stampa delle tabelle a seconda delle proprie necessità. Il processo di traduzione è completamente trasparente all'utente e le comuni tabelle vengono tradotte in automatico.

Confesso che per rispondere alla terza domanda ho dovuto pensarci un poco; ho avuto anche la tentazione di riutilizzare qualche vecchio sistema di trascrizione. Poi, con una certa dose di coraggio, ho deciso di sviluppare un sistema braille totalmente nuovo, che rivoluzionasse, capovolgesse, stravolgesse le tecniche di trascrizione utilizzate prima. Gli strascichi di questa scelta li sento anche oggi, quando alcuni vecchi trascrittori si avvicinano a Biblos e non comprendono che devono fare tabula rasa del sistema che utilizzavano prima. I più restii al cambiamento resistono, altri più dinamici entrano nel sistema braille di Biblos e ne restano rapiti.
La domanda che alcune persone mi fanno all'inizio è: posso modificare la trascrizione braille che fa Biblos, prima di mandarla in stampa?
La risposta è naturalmente no. Se qualcosa nella trascrizione non va si deve intervenire nel documento di origine, altrimenti si ritornerebbe a modificare manualmente tutto e si annullerebbero i vantaggi che Biblos offre. È una semplice e coraggiosa questione di principio.

Biblos unisce il braille alla videoscrittura, sono due sistemi inseparabili. Ciò consente anche a chi è un neofita del braille di stamparlo senza incontrare barriere. Noi non vedenti da decenni combattiamo il digital-divide e quando si tratta di braille dovremmo creare un braille-divide? Inaccettabile. Biblos è e sarà sempre vicino ai neofiti del braille, e allo stesso tempo offre tutti gli strumenti che consentono ai professionisti del braille di realizzare tutto ciò che desiderano, senza l'incombenza di intervenire manualmente nel documento finale.

Per esempio, quando un comune documento viene trascritto in braille, a volte è necessario che la formattazione del documento braille rifletta alcuni aspetti del documento stampato. A volte è necessario includere i numeri di pagina di stampa e i numeri di pagina braille. Questo problema l'ho risolto introducendo gli elementi di pagina reale, corredati di vari strumenti di automazione.
Un altro esempio lo abbiamo con le poesie. Le poesie in braille hanno una struttura particolare, a volte molto diversa dalle poesie a stampa. Perciò ho introdotto gli elementi di poesia, particolari tag che consentono di scegliere e personalizzare come trascrivere le poesie presenti in un documento.

Tre domande che mi sono posto e a cui naturalmente non ho risposto subito, domande che ho razionalizzato in dieci anni di sviluppo di Biblos, man mano che miimbattevo nei problemi che avevo teorizzato, domande che mi spingevano ad allontanarmi dall'idea iniziale: Problemi che ho risolto con una certa efficienza.
Certo, non sono tutte rose e fiori. Ho dovuto anche fare dei compromessi, ho dovuto mettere in stand-by alcuni problemi, ho dovuto rinunciare allo sviluppo di caratteristiche a causa della mancanza di risorse economiche e umane. Quello a cui non ho rinunciato è l'idea da cui è partito tutto: il sistema Biblos deve sollevare l'utente da tutte le trascrizioni manuali e deve rendere i processi di trascrizione del tutto amichevoli.

Se vuoi conoscere Biblos puoi Scaricarlo da questa pagina. Per ulteriori domande su questo e su altri argomenti puoi iscriverti nel Gruppo di Biblos su Facebook, il gruppo dedicato al supporto tecnico e all'assistenza su Biblos.

venerdì 8 settembre 2017

Editoria - Titoli e Indice dei contenuti

Quando si stampa un libro che ha una partizione interna semplice o strutturata, in molti casi è utile creare un indice dei contenuti, che è l'elenco ordinato dei titoli delle parti, siano esse capitoli, paragrafi, sottoparagrafi ecc.. I titoli di un libro, oltre ad avere una funzione estetica, ne costituiscono la struttura portante e sono funzionali alla creazione dell'indice dei contenuti.

Biblos è un word processor che ti consente di creare e gestire la struttura di titoli di un libro, compresa la creazione automatica dell'indice dei contenuti o del sommario. Sei tu che controlli l'aspetto che i titoli e l'indice dovranno avere, anche in funzione di una successiva stampa in braille del libro.

I capitoli sono le parti che costituiscono un libro. Il primo paragrafo di ogni capitolo ne costituisce il titolo. Visivamente i titoli sono semplici paragrafi che, rispetto al corpo del testo, utilizzano uno stile diverso. Per esempio, possono avere un corpo del carattere più grande, o in grassetto, o con una spaziatura maggiore, o possono essere leggermente spaziati dal corpo del testo, e così via. Strutturalmente i titoli danno ai capitoli del libro una gerarchia. Un libro può essere costituito solo da capitoli distribuiti su un livello (un romanzo con dei titoli di primo livello ), oppure può avere paragrafi di secondo livello (un saggio con titoli di primo e secondo livello), sottoparagrafi di terzo livello (un manuale con titoli di primo, secondo e terzo livello), e così via. Immagina questa struttura come una visualizzazione ad albero: i nodi di primo livello costituiscono i capitoli; i nodi di secondo livello sono interni ai capitoli e costituiscono i paragrafi; i nodi di terzo sono interni ai paragrafi e costituiscono i sottoparagrafi...

Biblos ti consente di avere una struttura gerarchica fino a nove livelli. Trovi la gestione dei Titoli nel menù Inserisci/Titoli. Vediamo insieme come dare una struttura al tuo libro.

Per prima cosa strutturiamo un libro e diamo la proprietà di titolo di primo livello a tutti i capitoli. Innanzitutto lancia Biblos e apri un libro, o scrivi qualcosa.

  1. Porta il cursore sul primo capitolo, cioè sul paragrafo che introduce il primo capitolo del libro. Potrebbe essere solo un numero, un numero insieme a un titolo ecc.;
  2. Utilizza menù Inserisci/Titoli/Aggiungi titolo...
  3. Il livello è già impostato su 1, quindi clicca il pulsante Ok;
  4. Noti che a sinistra del capitolo è apparso un grafico. Serve solo a te per capire che si tratta di un titolo. Infatti se dovessi stampare il libro sarebbe un elemento invisibile;
  5. Ripeti queste operazioni per ogni capitolo.

Al termine avrai un libro con una struttura semplice di capitoli di primo livello. Puoi gestire tutti i titoli da menù Inserisci/Titoli/Personalizza titoli... Se noti, praticamente hai già un indice dei contenuti, ma si tratta di un indice creato al volo dal software sulla base dei titoli del libro.

L'indice dei contenuti deve essere anche funzionale alla lettura in cartaceo. Quindi per creare un indice dei contenuti dentro il libro, che rimanga anche nella stampa a inchiostro o in braille, dobbiamo utilizzare una funzionalità speciale per la creazione dell'indice. Trovi gli strumenti per la gestione degli indici nel menù Inserisci/Indici.

Dopo aver creato i titoli e dato una struttura al libro, creiamo l'indice dei contenuti.

  1. Posiziona il cursore sulla riga da dove deve partire l'indice. Potrebbe essere dopo la copertina o alla fine del libro, la scelta è tua;
  2. Utilizza menù Inserisci/Indici/Crea sommario...;
  3. La prima cosa da scegliere è il tipo di maschera. La maschera sceglie la forma che avrà il titolo di ogni riga dell'indice. Puoi scegliere di far apparire solo il titolo, anche il percorso gerarchico del titolo o solo il livello corrente, oppure scrivere tu una maschera personalizzata. Nel nostro caso scegli una delle maschere preimpostate. Successivamente da solo potrai fare tutte le prove che desideri, per capire quale maschera soddisfa le tue esigenze;
  4. Tralasciamo la differenza tra indice e sommario. Biblos chiama sommario l'indice i cui titoli abbiano anche una minima descrizione di ciò che contiene il capitolo. Non è il caso del nostro esempio, quindi lascia disattivata la casella Aggiungi sommario;
  5. Nel campo Tipo pagina scegli la posizione in cui debba stare il numero di pagina. Accanto al titolo di ogni capitolo viene riportato sempre il numero di pagina del libro in cui questo compare. Puoi scegliere se porre il numero di pagina a destra o a sinistra del titolo;
  6. Tra il titolo del capitolo e il numero di pagina, a seconda della dimensione del titolo, lo spazio vuoto viene riempito da un numero variabile dello stesso carattere. Il campo Tipo di riempimento serve a scegliere con quale carattere si voglia riempire questo spazio;
  7. Il campo Livello massimo è molto importante per scegliere fino a quale livello di titoli riportare nell'indice. Nel nostro caso basta riportare solo il primo livello, dato che abbiamo inserito solo titoli di primo livello. Per libri dalla struttura più complessa, da questo campo scegli fino a quanti sottolivelli far apparire nell'indice dei contenuti;
  8. I campi Maschera inchiostro e Maschera braille sono molto importanti per decidere come e quale numero di pagina far apparire nella riga di indice. Sia nella maschera a inchiostro che in quella braille puoi utilizzare i tre tipi di variabili disponibili. Per il nostro esempio, nella Maschera inchiostro lascia "%pp" e nella Maschera braille lascia "%bp";
  9. Puoi controllare l'aspetto che avrà il tuo indice, esplorando l'altra tabella della finestra di creazione. Dalla scheda Aspetto puoi controllare i rientri, la spaziatura, il paragrafo, il tipo di carattere da utilizzare ecc.. Per ora tralasciamo questa scheda, che necessiterebbe di un articolo a parte. Quindi clicca il pulsante Ok e l'indice dei contenuti viene scritto nel libro.

Il libro che hai appena strutturato e in cui hai creato l'indice dei contenuti può essere stampato sia a inchiostro che in braille. Dato che Titoli e Indici sono degli elementi speciali, per salvare il tuo libro è indispensabile scegliere il formato EBIBLOS. Se esporti in altri formati, gli elementi speciali vengono convertiti in quelli più idonei al formato di salvataggio che scegli.

Per ulteriori domande su questo e su altri argomenti puoi iscriverti nel Gruppo di Biblos su Facebook, il gruppo dedicato al supporto tecnico e all'assistenza su Biblos.

venerdì 1 settembre 2017

Caratteri Speciali e Lettere Accentate

Quando scrivi un post nei social network non senti la necessità di utilizzare i caratteri adeguati, perché probabilmente ripieghi su altri caratteri simili. Invece quando fai videoscrittura hai l'esigenza di scrivere utilizzando caratteri appropriati. Qui ti spiego come fare.

Ti faccio subito un piccolo esempio, giusto per farti capire.
Prendi la E accentata in maiuscolo. Sai come scriverla correttamente? Nei social network sicuramente adotti una E normale con accanto l'apostrofo. Invece esiste proprio la E con accento grave in maiuscolo. Non sai come scriverla ed hai tutte le ragioni, perché la nostra tastiera italiana non lo permette.

Visivamente ti piace di più "E'" oppure "È"? Indipendentemente da cosa ti piaccia, la forma corretta è la seconda, perché una E con apostrofo, almeno per un computer, significa poco - anche ai fini del braille è sbagliata - e graficamente rende male.

Sai che Biblos è un software di videoscrittura. Biblos ti consente di risolvere il problema della scrittura dei caratteri speciali in modo semplice, avendo molteplici strumenti che servono proprio a questo scopo.

Per le lettere accentate in maiuscolo

Questo problema si risolve davvero in fretta. Prima scrivi le tue vocali accentate in minuscolo, poi col cursore tornaci sopra e sulla tastiera premi Ctrl+Più (il tasto che è in alto della U con accento). Facile, non credi? Per riportare la lettera in minuscolo premi Ctrl+Meno (Il trattino a destra del punto fermo).
Se hai necessità di mettere in maiuscolo più lettere, o un'intera frase, seleziona il testo da mettere in maiuscolo e poi premi la stessa combinazione di tasti.

Per scrivere simboli e segni di punteggiatura particolari

Ogni carattere che scrivi ha un codice numerico. Tieniti forte: hai a disposizione più di 60.000 caratteri. Hai letto bene, ma non ti preoccupare, sto minimizzando. Con la tastiera puoi scrivere le lettere di tutte le lingue del mondo, del presente e del passato, tutti i simboli, tutta la punteggiatura, altri caratteri che non avevi mai pensato esistessero.

La domanda che sicuramente adesso vorrai pormi:
Come faccio ad avere un elenco di tutti i caratteri speciali?

Con Biblos una mappa dei caratteri ce l'hai quando vai a modificare o scegliere il tipo di carattere con cui scrivere. Non voglio complicare ulteriormente la faccenda, ma ogni tipo di carattere ha il suo elenco di caratteri e simboli (set di caratteri). Vai su menù Formato/Carattere... Nella finestra Tipo di Carattere, in basso, hai un elenco con tutti i caratteri. Scorrili, guarda quanti ce n'è. Se cambi tipo di carattere probabilmente ne appariranno altri. Prendi quello che vuoi, selezionalo, clicca col tasto destro del mouse, o premi il tasto Applicazioni, e copia il carattere negli appunti (Ctrl+C). Poi torna nel documento e incollalo (Ctrl+V).
Sposta il cursore su quel carattere e nota la barra di stato in fondo alla finestra. Nella barra di stato ti viene indicato il codice del carattere su cui ti trovi e come si chiama. Per scriverlo altre volte, il codice ti è molto utile.

Ti elenco alcuni caratteri, con relativi codici, che potrebbero tornarti utili:

  • Virgolette a caporale: di apertura « (codice 171); di chiusura » (codice 187);
  • Virgolette inglesi: di apertura “ (codice 8220); di chiusura ” (codice 8221);
  • Apici: di apertura ‘ (codice 8216); di chiusura ’ (codice 8217);
  • Puntini di sospensione: … (codice 8230);
  • Punto esclarrogativo: ‽ (codice 8253).

Il punto esclarrogativo l'ho inserito per scherzo e anche per farti vedere un segno di punteggiatura che probabilmente non avevi ancora visto. Si usa nelle frasi che hanno una connotazione esclamativa e interrogativa insieme.

La domanda che stai per farmi è la seguente:
Come faccio a inserire questi simboli?

Puoi scriverli in due modi: digitando i loro codici, oppure puoi crearti una mappa di tastiera.

Biblos possiede una funzionalità che facilita la scrittura di codici Unicode. Premi Alt+1 (Alt di sinistra), puoi farlo con una sola mano. Appare una finestrella in cui puoi inserire il codice o i codici che vuoi: Biblos li convertirà nei rispettivi caratteri e li scriverà nel documento. Semplice?

Biblos possiede un altro strumento che trovi nel menù Strumenti/Tastiere. Si tratta delle Mappe di tastiera, con cui puoi assegnare a ogni tasto o combinazione di tasti qualsiasi codice o testo da digitare. Ecco come fare:

  1. entra nella Personalizzazione delle tastiere, da menù Strumenti/Tastiere/Personalizza...
  2. crea una nuova tastiera cliccando su Aggiungi...
  3. nella finestra che appare, per prima cosa dagli un nome, per esempio: Mia Tastiera
  4. spostati nell'elenco dei tasti, per ora vuoto, e aggiungine uno cliccando su Aggiungi...
  5. nella finestra che appare come Tasto caldo digita il tasto o la combinazione di tasti che vuoi assegnare; come Tasto morto non mettere niente; come testo da digitare scrivi uno dei codici che ti ho dato prima, avendo cura di farlo precedere dal simbolo "^" (si scrive premendo Maiusc+ì); per esempio "^8230"; in fine conferma su Ok
  6. se vuoi inserisci altri codici, poi premi il pulsante Ok per confermare la creazione della nuova tastiera

Torna nel documento, vai nel menù Strumenti/Tastiere e attiva la tua nuova tastiera. Premi il tasto o la combinazione di tasti che hai assegnato e scriverai il codice che hai inserito.

Domenica 3 settembre nel Canale Youtube e nel Gruppo Facebook posterò un video in cui ti farò vedere tutto quello che ti ho descritto in questo articolo. Non perderlo!